Ospiti per cena

Riasunto dell'interrogatorio della Mongrel catturata.

A dire di Harlan Wenduag non ha mentito nel rispondere alle vostre domande. E se per quasto non si è fatta nemmeno pregare troppo.

Dalle domande avete appreso che il leader della comnità è stato recentemente sacrificato e sotituito dalla sua consigliera Hosilla.
Dopo il sacrificio è diventato parte ancora più integrante della comunità in quanto è stato mangiato.

Vi ha anche offerto il suo aiuto per superare i suoi uomini senza spargimento di sangue. Non ha fornitò però nessun dettaglio sulla forza del gruppo dicendo comunque che è adeguato alla difesa del posto.

Alla fine pungolata per la sua condotta si è intristita e ha confessato. Ha confessato che si sono rivolti a Baphomet dopo essere stati scacciati da tutti (dei e mortali era sottointeso) per via delle loro abitudini culinarie. Abitudini che sno quasi una schiavitù.

La scena si conclude con la spada del buon Algot puntata alla gola della disgraziata creatura.


Reazioni dei PNG messe per mero Folklore.
Horgus: oltre al solito e fastidioso brusio di fondo non proferisce verbo sull'argomento.
Aravashinial: non dice nulla ma osserva (si fa per dire) la tizia.
Anevia: resta in silenzio per quasi tutto il tempo poi si avvicina ad Artorias per dirgli che secondo lei vi sta prendendo per il culo.


A voi la parola sul destino della prigioniera.

Tursurion rientra nella stanza con la spada in pugno e si avvicina alla prigioniera con passo deciso.
"Algot, per favore, fatti indietro. Questa donna è colpevole di adorazione di demoni, cannibalismo, probabilmente di omicidio. Ma se sarà uccisa non sarà per rabbia, per vendetta o per altri impeti passionali: sarà uccisa per fare giustizia, e la giustizia si amministra con raziocinio.
Quindi lo farò io stesso, ma solo se tutti insieme decideremo che merita tale fine. Chi lo crede alzi la mano."

Beh, qua c'è la Grande Decisione: ucciderla e via ci sta tutto, ma vogliamo provare a iniziare a redimere la gente? Questa risponde ai requisiti: non è scema (non ci sono altri requisiti).

Non so, potrebbe essere un primo tentativo... la teniamo legata, imbavagliata e incappucciata fino al ritorno in superficie, poi proviamo a farle passare la voglia di carne e magari a scegliersi un dio giusto. Ma mi sta bene pure ammazzarla.

[gdr on, quando dice che la stiamo condannando solo perchè non sa resistere ai piaceri della carne]

"Ahaahah! Donna! Stai parlando con Artorias il Senzaclan, figlio di Uthyr e Grainnè, discendente di Culhwch Howlingblood, ultimo Signore del Clan Howlingblood! Sangue di condottieri e cacciatori Kellid scorre nelle mie vene! I miei avi hanno domato mastodonti e ucciso Linnorm, le mie ave hanno legato Dei e mosso montagne! Ogni giorno, ogni minuto le glorie del passato rivivono nel mio sangue, che urla e grida per la riscossa di Sarkoris! Come e più dei miei avi il mio destino deve essere grandioso e glorioso, perchè davanti a me si prospetta la campagna più ardua e importante della storia di ogni clan di Sarkoris: riprendere le nostre terre dagli dei che le usurpano! E per farlo, dovrò guidare uomini e bestie alla guerra, ispirarli a gesti eroici, ai limiti dell'impossibile, dovranno ambire a seguirmi, bramare di servirmi, aspirare ad assomigliarmi! Dovrò combattere più di loro, sanguinare più di loro, bere più di loro, depredare più di loro, fottere più di loro, dominare più di loro! Nel proprio Signore dovranno riporre i loro sogni e desideri; perchè anche se sui loro corpi, sul loro sudore, sul loro sangue io cavalcherò verso la vittoria, così potranno condividere la gloria del mio destino, e non potrò deluderli!"
Per tutto il tempo la voce è salita di volume, Artorias sempre più infervorato.
"E tu a me parli di resistere alle tentazioni della carne? A me parli di affidarsi agli dei?" La guarda dall'alto in basso, come fosse l'ultimo degli scarti di fogna "La tua esistenza non ha valore, schiava del toro e delle tue fauci. Anzi, non esisti neanche, perchè non riesci nemmeno a decidere per te stessa. E osi tu denigrare altri, quando sei meno di un verme?" Artorias sputa vicino a Wenduag, ma non addosso a lei "Ridicola. Non hai nemmeno il coraggio di provare" Un sorriso di scherno.

Murtak si massaggia la barba ascoltando le parole di Artorias, ma appena finito il discorso interviene. Il fabbro teme che quanto ha detto l'amico Artorias possa essere male interpretato.
"Wenduag, Artorias è molto veemente quando parla. L'uomo più veemente che conosca. Ma non lasciarti intimorire da lui, anzi: lui è l'esempio, ma solo se vorrai seguirlo. Quel dice è vero, non provare una strada, una via d'uscita, è da stolti. Tu hai conosciuto un mondo cupo e violento. Artorias ti offre un'alternativa, ma non fuggire da essa: conoscila, assaporala.
*Rivolto anche agli altri* Io Murtak ti dico: non esiste essere con due gambe che non abbia mai gustato la miglior carne salata stagionata con l'osso nelle caverne di Serracava. Sempre saporita, fragrante, e fa venire abbastanza sete da fare subito spazio a un ottimo boccale di birra nanica. *Murtak si perde volutamente in dettagli nel descrivere la leccornia, i più cedevoli possono sentire l'acquolina in bocca* Non vorresti provarla? Scoprirai che non conosci molti mondi, buoni e giusti."

Dopo aver ascoltato attentamente Wenduag prima e i suoi compagni di viaggio dopo, Kibra interviene.

"Le cose sono due, prigioniera: o chi hai incontrato nella tua vita non è stato abbastanza convincente da farti cambiare le tue abitudini, o la tua forza di volontà in materia di cambiamenti di abitudini è pari a zero. Nel primo caso, forse noi possiamo offrirti diversi spunti. Nel secondo caso, sei un abominio e non meriti di respirare l'aria che viene spesso negata ai giusti.

Possiamo offrirti una possibilità, ma solo una."

Quando si fanno chiare le intenzioni del gruppo di risparmiare Wenduag, Tursurion si rilassa e rimette la spada nel fodero.
"Molto bene" dice alla mongrel, "sei una persona intelligente e saprai meritare la possibilità che ti viene offerta."

Poi si rivolge a Murtak:
"Mi hai fatto pensare a tanta gente, incontrata durante i miei viaggi, convinta che i nani si cibino di pietre. Devo ammettere, ahimè, che alcuni di questi stolti si possono trovare anche nella bella Kyonin! Ma effettivamente è difficile comprendere come ci si possa procurare abbastanza cibo quando si vive nel cuore di una montagna.
Invece non è così male la cucina nanica, molto saporita. Chi ha un palato fine però preferirebbe del pane elfico con miele estratto dalle arnie incantate della regina: una delizia! Quando avremo salvato queste terre e il mio nome sarà famoso in tutto il mondo, vi inviterò nella mia patria a festeggiare, e allora mi saprete dire se mi sbaglio."