00 02/04/2015 23:43
Come spiegato nel background, la società ideale per Tursurion è formata da persone libere, ma con delle regole (o leggi, o linee guida) chiare che non le permettano di sfociare nel caos. Poi le regole stesse possono (o devono, all'occorrenza) essere modificate per adattarsi ai cambiamenti in corso.
Non gli piace uccidere, tantomeno esseri intelligenti (anche se in tanti anni di viaggi si è convinto sempre più che la VERA intelligenza sia piuttosto rara); non si è messo quindi a fare il cacciatore di demoni perché ama combattere, ma per il desiderio di diventare un eroe e di vedere riconosciuto il suo valore. In realtà poi c'è un altra ragione, che non ammette apertamente: salvare innocenti e proteggere il mondo da una seria minaccia (e la sua amata Kyonin non è poi così lontana). E' fatto così: si fa in quattro per aiutare qualcuno e poi con aria di superiorità gli dice che è stato cretino a mettersi nei guai, e fortunato che un artista della magia passasse di lì.
Tuttavia le recenti esperienze a Kenabres lo stanno un po' cambiando. Di fronte a tante atrocità ha capito che a volte la pietà non è la scelta migliore, e in quelle situazioni va fatto quello che va fatto, per evitare un male peggiore. Con Wenduag si era fatto da parte per non prendere parte allo spargimento di sangue che credeva si stesse per compiere, ma poi è tornato sui suoi passi pronto a fare personalmente da boia se, razionalmente, si fosse stabilito che la prigioniera meritasse l'esecuzione. D'altra parte è uno dei suoi principi quello di limitare il caos, e in assenza di regole bisogna fare il possibile in prima persona.

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Shiektor