La Saga delle Terre Rubate

La caduta di Edger

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    Korrigan
    Post: 821
    Sesso: Maschile
    00 07/04/2013 23:11
    La fine di una città e di una campagna
    Durante i Cento Anni di Guerra sorsero migliaia di laboratori segreti per la ricerca di armi magiche. La maggior parte venne scoperta e distrutta ma numerosi furono quelli dimenticati e abbandonati.
    Le viscere della montagna su cui sorge la città di Edger furono un luogo migliore di altri e nessuno seppe mai del laboratorio… almeno finora.

    1000 anni sono passati e finalmente la prigionia è finita. Il sigillo ha ceduto e il demone è infine libero dai confini invisibili della sua schiavitù. Il demone però ha un problema. In questi mille anni il mondo è cambiato e non riesce più a trovare la strada per tornare a casa. Anche i suoi poteri sono stranamente limitati. Può però cercare di sfruttare il contenuto del laboratorio. Soprattutto l’apparato. Non sa bene come funzioni, ma con il tempo che impiegherà per caricarlo di energie negative confida di capirlo.

    Il mondo non è poi cambiato così tanto. Ancora pieno di gente facile da raggirare o, meglio, rosa da un’ambizione divorante.

    Non ci vuole molto prima che il demone riesca ad avere in pugno gli ingranaggi necessari a realizzare il suo piano e a metterli in moto. Il primo e più importante è Mattias. Il ragazzo (o ragazza, impossibile dirlo con i fanti) fa già parte di una banda di briganti ma con un po’ di aiuto ne diventa in breve Leader indiscusso. Un rifugio sicuro in una vecchia miniera, delle facili prede qualche antico oggetto del potere sono sufficienti. Certo si tratta solo di semplici pozioni di crescita ma visto lo squallore del nuovo mondo sembrano già miracolose. In più gli ha dato anche un obiettivo. Vendicarsi dei maltrattamenti subiti dalla sua razza. Cominciando dalla città di Edger.
    Il ragazzo ha anche un altro alleato. Un vecchio monaco cieco e pazzo che in nome della sua religione gli fornisce oggetti mal funzionanti. Mattias non ha ancora capito o scoperto la cosa e al demone va bene così. L’importante è portare caos nel cuore della città. Per questo sfrutta i canali dei briganti per costringere un mercante a produrre e smerciare droga in città.

    Il vecchio monaco e la sua piccola setta che si faceva chiamare il cerchio sono caduti. Gli unici superstiti hanno fatto la sola cosa che potevano. Hanno raggiunto la banda. Il bibliotecario e più prigioniero che ospite ma l’altro… L’albino si è sistemato nella grotta con i worg. Sembra più affine a loro che non agli altri abitanti della miniera e si dimostra molto efficiente nell’addestrarli. Sembra che le fiere lo capiscano e gli ubbidiscano per istinto.



    IL DESTINO DEI PG
    (come fu per Elorim non lascio la situazione congelata ma nemmeno la rendo irrimediabile. Leggete e poi decidete voi se dare il permesso anche agli altri di accedere agli spoiler).

    Gwynevere
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    Heila
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    Tornvald
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    Alla miniera giunge la solita lettera di M. Dice che il traffico di droga ha subito una botta di arresto ma che in ogni caso la mela è matura e pronta per essere colta. Potrebbe essere il caso di accelerare i tempi prima che gli investigatori del Master risecano a scoprire qualcosa di importante. Quando Silas sente le descrizioni di coloro che si sono intromessi succede qualcosa di terribile. Con un ruggito il suo corpo si trasforma. Il monaco albino lascia il posto ad un enorme lupo bipede con il pelo bianco. Il lupo emette un verso gutturale. Una parola umana pronunciata da un essere che non ha nulla di umano. “Maestro”. Poi con un rabbioso ululato si lancia alla carica seguito dai suoi fedeli worg. Solo grazie all’uso dei suoi poteri mentali Mattias riesce a mantenere il controllo sull’esercito di briganti. Ormai il momento è giunto, non possono più ritirarsi. Un assalto in massa alla città mentre meno se lo aspettano.

    Dai livelli più bassi di Edger si alzano colonne di fumo la dove gli incendi sono più intensi. L’esercito di banditi non ha trovato molta resistenza alla prima cinta di mura e si sta scatenando. Brutali, privi di disciplina e di coordinazione semineranno il terrore ancora per qualche tempo. Ancora peggio faranno gli insospettabili cittadini caduti nella rete del demone. Presto però la milizia avrà il sopravvento riportando una parvenza d’ordine. Ma non importa. Caos e distruzione non fanno altro che alimentare il male e infondere sempre più energia nell’apparato. Il male nell’aria ha ormai raggiunto livelli quasi palpabili. Anche il terreno sembra trasudare malvagità. Tutto è pronto e i tre guardano soddisfatti la distruzione ai loro piedi dalle mura del cimitero. Quando arriva l’ora senza dire una parola si muovono verso la tomba. La ragazza fa cadere della polvere sulla nuda terra e questa comincia a ribollire. Centinaia. Migliaia di vermi bianchi, corti e tozzi emergono dal sottosuolo. Esposti all’aria cambiano colore diventando dapprima rossi poi quasi neri, come il sangue coagulato. La moltitudine accresce, si ammassa, si fonde. Entro breve una figura umanoide si erge di fronte ai tre. La sua pelle e le sue carni fatte di un brulicare infinito di vermi. Gli occhi non esistono. Sono semplicemente dei punti vuoti in mezzo alla massa mobile del viso. Il viscido mercante veste l’orrida figura drappeggiandogli addosso un mantello mentre la ragazza prende la parola: “Padrone eccovi di nuovo tra noi. Sono passati mille anni da quando eravate in vita. Sto caricando la macchina per preparare il vostro trionfo.”
    “Stupido demone. Non hai capito nulla di quello che sta succedendo. Non potrai mai abbandonare questo mondo per fare ritorno al tuo. Sarai per sempre prigioniera qui. La tua sola possibilità di fuga è la morte. Una morte definitiva e permanente. Se non avrai la forza di ucciderti allora mi servirai come già mi servisti in passato.”
    L’ira fa perdere il controllo alla succube che abbandona il travestimento e si prepara ad attaccare. Nonostante i doni ricevuti il viscido mercante e l’orbo si rivoltano però contro di lei ponendosi in difesa del verme che cammina. Lui non ha bisogno di simili difensori. Con un semplice gesto piega la volontà della succube costringendola a inginocchiarsi. Non la guarda nemmeno mentre si contorce e si incammina verso la sua dimora.
    “Andiamo Capitano abbiamo molto lavoro da fare”

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    Your God
    Post: 916
    Età: 39
    Sesso: Maschile
    00 08/04/2013 15:55
    Il mio epilogo è leggibile da tutti, e gradisco com'è finita Gwynevere.

    Avrei alcune domande in ordine sparso:

    1) Perchè Heila quella volta è risultata malvagia quando esaminata da Caointiorn e poi non è più successo?
    2) Perchè s'è ritrovata una ferita da freccia se nessuno gliel'ha provocata?
    3) Guglielmo vivo o morto?
    4) C'era modo di capire che i problemi nella miniera fosse qualcosa di più di una side quest slegata? Intendo, c'è sfuggito qualcosa che ce l'ha fatta ignorare così?

    Questa invece per Tornvald:
    Perchè quando Caointiorn ti metteva in guardia contro Heila non ti sei mai non dico fidato, ma quantomeno preoccupato della cosa? Da un lato c'era una made, rispettabile membro della gerarchia ecclesiastica, dall'altro una losca ladra.

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    Korrigan
    Post: 821
    Sesso: Maschile
    00 09/04/2013 19:54
    Sono un mastino infernale e come tale non mollo la presa...

    Le vostre anime e le vostre menti mi appartengono...

    Quindi lancio una controproposta anche se so già che verrà bocciata. L'idea mi nasce da una cosa che ho detto a Kek e da uno dei vostri finali.

    Campagna CAOcentrica basata sulla ricerca dei TOA.

    A voi la parola... sono accettati anche gl insulti.

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    King Kek
    Post: 869
    Età: 103
    Sesso: Maschile
    00 09/04/2013 23:32
    Innanzitutto compiango questa geniale campagna e tutti i suoi contorti tranelli, ringraziando Ale di tutto il tempo e i grattacapi che ci ha regalato.

    Anche io approvo l'epilogo di Heila, e anzi, dopo un anno di gioco circa rivelo finalmente chi è, purtroppo decretando che non potrà più essere giocata.

    Innanzitutto non si chiama Heila ma Domna Catherine Naha Hector della casata Soor , originaria del Feudo Erbonn, Kotor. Prima di due figli della nobilissima e guerrafondaia casata Soor, nasce in ambiente nobiliare. Per farla breve, la famiglia la teneva segregata e sotto ferrea educazione marziale, ma giusto per tenerla sotto il giogo della famiglia. La guida futura infatti sarebbe andata al fratello minore, a cui andavano tutte le attenzioni paterne. Catherine rivela ben presto una indole spietata e fredda, soprattutto violenta, usando spesso coltelli e lame per ferire permanentemente la servitù e coloro gli si avvicinassero, senza motivo apparente. Gli episodi di violenza si concludono quando, sfuggendo alla prigionia, tenta di assassinare il fratello minore, ma fallisce nel tentativo. Per sbarazzarsi di lei, la famiglia stufa la rinchiude in un convento per farle fare la monaca: lontana questa pazza schizzata. Dopo anni, finalmente il fratello ascende al trono, ma non ha dimenticato la sorella: come prima azione, invia degli assassini in segreto per ucciderla, per vendicarsi di quando erano bambini. Gli assassini nel convento vengono uccisi da Catherine che aveva affinato in segreto le sue doti marziali, liberandosi dopo anni di prigionia. Con gli assassini uccide, per piacere, anche alcune monache e monaci che la hanno vista in viso. Infatti lei non vuole lasciare traccia: sfigura una monaca di corpo e aspetto simile ai suoi, facendo credere che fosse stata uccisa e poi fuggire sotto copertura, con nomi finti e camuffamenti. L'obiettivo di Catherine è solo uno: far credere al fratello di averla ammazzata, mentre lei raccoglie le forze e le risorse per riconquistare legittimamente la propria casata, vendicarsi sul fratello e guidare il feudo sotto il suo pugno di ferro. Per fare questo avrebbe usato qualsiasi sistema, qualsiasi potere, qualsiasi alleato, volente o nolente, buono o malvagio, umano o non. L'unico suo desiderio fisso era sfruttare ogni minimo elemento per riprendere ciò che aveva perso.

    E qui mi fermo per non parlare di altre cose che potrebbero spoilerare parti dell'ambientazione, comunque è ancora ben lunga. Sappiate che Catherine era una maniaca dei coltelli, ne aveva sempre 8 con sè nascosti sotto i vestiti e i camuffamenti.

    @Korri: mmm troppi pochi elementi per decidere, di che si tratta nello specifico? Che tipo di personaggi e/o campagna sarebbe?
    Per ora propendo per rispondere "forse": abbiamo appena lanciato la preparazione di CoC, mi pare brutto rimangiarci tutto
    [Modificato da King Kek 09/04/2013 23:41]
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    Your God
    Post: 916
    Età: 39
    Sesso: Maschile
    00 10/04/2013 15:25
    Per me no Korri; in parte perchè ormai c'è la frenesia da Cthulhu, in parte perchè secondo me si riproporrebbero le stesse problematiche infilando Caointiorn nell'equazione.

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