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Viaggio verso Hong Kong

Ultimo Aggiornamento: 09/03/2014 22:04
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09/03/2014 12:19

Norman durante i lunghi giorni di viaggio rimane per lo più chiuso a leggere i tomi della Carlyle. Per sgranchirsi un pò partecipa insieme a Oscar al tiro al piattello, ma ha risultati ben peggiori del collega, distratto dalle ultime rilevazioni.

Di sera, dopo cena, cerca di parlare con gli altri compagni con la scusa del fumo o del digestivo.

Phineas: in realtà abbandona da subito l'idea di spiegarsi con lui, lasciandolo in pace per il momento.

Frank, Oscar: si confronta con loro sul contenuto dei libri che man mano stanno leggendo, scambiandosi opinioni e valutazioni. In particolare inizialmente Norman parla come se tutte le cose scritte fossero frutto della mente di qualche poveraccio vittima degli effetti soggiogatori dei ritualisti. Man mano che approfondisce la lettura, Norman diventa più concreto, e comincia a credere a ciò che ha raccontato Hemmet. Ormai è sicuro che hanno visto davvero dei cadaveri rianimati e un mostro con molti occhi in quella cantina. E se è vero che certi orrori sono tangibili, significa che ne esistono di altri - e peggiori -. Infine Norman chiede ai due di tentare di smentire questi ragionamenti, cercando sempre di essere quanto più scientifico e possibile, tentando invano di applicare teorie di psicologia a spiegare certi scritti.

Hemmet: con estrema calma e pazienza cerca di approcciarlo sistematicamente ogni giorno, ma è consapevole che è completamente scosso da ciò che ha visto e sta leggendo. Norman è genuinamente preoccupato per il medico, ma sa anche che non può forzarlo a ritornare in sè. Il processo è lungo: gli effetti della paura sulla mente umana sono devastanti. Eppure pian piano, studiando il modo per aiutare l'amico, comincia a convincersi che abbia ragione. Dopo tre settimane di viaggio, Norman bussa alla cabina di Hemmet e annuncia: "Hemmet, dubitavo benevolmente di te, ma avevi ragione. Quello che hai visto è reale. Tremendamente reale. Vogliamo parlarne?"


Prima della fine del viaggio, Norman vi invita tutti ad una riunione, per parlare liberamente dei libri, delle visioni, dell'omicidio, e per programmare l'arrivo a Hong Kong.
Riguardo alla prima parte, annuncia a tutti le sue scoperte, riassumendo quanto scambiato con i colleghi e sostenendo che le mostruosità esistono.
[Modificato da King Kek 09/03/2014 12:20]
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09/03/2014 22:04

Re:
King Kek, 09/03/2014 12:19:

Hemmet: con estrema calma e pazienza cerca di approcciarlo sistematicamente ogni giorno, ma è consapevole che è completamente scosso da ciò che ha visto e sta leggendo. Norman è genuinamente preoccupato per il medico, ma sa anche che non può forzarlo a ritornare in sè. Il processo è lungo: gli effetti della paura sulla mente umana sono devastanti. Eppure pian piano, studiando il modo per aiutare l'amico, comincia a convincersi che abbia ragione. Dopo tre settimane di viaggio, Norman bussa alla cabina di Hemmet e annuncia: "Hemmet, dubitavo benevolmente di te, ma avevi ragione. Quello che hai visto è reale. Tremendamente reale. Vogliamo parlarne?"



Hemmet,distogliendo per un poco lo sguardo dal libro, fissa per lunghi istanti Norman come se fosse un perfetto sconosciuto o addirittura un alieno.
Passano interinabili momenti ma poi con un sospiro risponde.
"In questio giorni abbiamo parlato a lungo ma vedo che ora in effetti qualcosa in te è cambiato. Non mi sembra che tu mi stia dando corda per farmi parlare e capire cosa sto pensando (ricordati che anche io ne so qualcosa di pSYKHOanalisi). Mi pare che tu sia sincero. E ti dirò se da un lato la cosa mi spaventa dall'altro ne sono sollevato. Avrei certamente preferito essere pazzo di modo che quello che ho visto fosse solo frutto della mia fantasia malata. Però, egoisticamente, quello che in questi giorni mi ha rattristato era l'incomprensione e gli sguradi ogni volta che i vostri ochi si posavano su di me."
"La domanda che mi assilla però è un'altra. In che pasticcio ci stiamo cacciando e come potremo mai affrontarlo? Tutto quello che ci circonda è troppo grande per noi...."

Cupi pensieri costringono la mente di Hemmet nell'angolino buio in cui in questi giorni si era riparata....

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