Gugliemo Vs Caointiorn

Frate Gugliemo Bask entra nel centro di accoglienza e bussa pacatamente alla porta della stanza dove sono rinchiuse Caointiorn e Karin. Attende un minuto abbondante e una risposta poi apre una piccola fninestrella nascosta.

"Chiedo scusa per il trattamento di fratello Jorge. Cercate di capire la situazione. In qualità di fratello anziano rappresenta il guardiano della moralità del monastero. E una donna che circola liberamente sfidando le regole e impicciandosi di affari che non la riguardano, sopratutto in un così grave momento, è una sfida grdidata contro questa moralità."
"Fortunatamente per voi il Buon Abate è più flessibile e disposto ad ascoltare anche altri consigli."
"Veniamo quindi a noi. Nei miei anni da inquisitore ho visto tante cose brutte... da entrambi i lati. Per questo motivo ho lasciato l'inquisizione e mi sono ritirato in questo monastero isolato. Per trovare un po' di pace."
"Tutto questo serve per spiegarti che conosco molto bene i metodi dell'inquisizione. Metodi che si possono dividere in due categorie di approccio: duro o morbido."
"Il metodo morbido prevede di solito un agente infiltrato per raccogliere precise informazioni e prove inconfutabili senza destare alcun sospetto."
"Il metodo duro è sicuramente il più conosciuto e usato. I soldati dei dieci piombano sul porobabile/possibile peccatore, lo fanno confessare e lo bruciano assieme a tutto quello che lo circonda."
"Tu ti sei presentata qui dicendo di essere in missione per conto dei 10 ma tentando una terza via. Hai cercato di infiltrati ma facendolo a martellate. Hai velatamente minacciato rappresaglie inquisitorie ma senza averne l'evidente forza."
"Quindi? Cosa dobbiamo credere?"
"Ci mostri una gemma dicendo che è una sinapsi. Ma se anche lo fosse (e non lo hai di certo dimostrato quindi dovremmo crederti sulla parola?) le sinapsi possono essere rubate."
"Ammettiamo anche che non sia stata rubata e che sia una vera Sinapsi. Devo dunque supporre che tu sei una made e che uno degli uomini che ti accompagnano è un Obuscures in incongnito? Se no come puoi farla funzionare? E' una Sinapsi di comunicazione? Ma allora ritorniamo al punto di prima visto che chiunque può usarle. Oppure è una Sinapsi di cura..."
"Spero che tu sappia rispondere alle mie domande in maniera esauriente e, soprattutto, convincente. Anche perchè la pena per le cose che ho elencato non è di certo la cacciata dal monastero. Quì si parla di condanna a morte per rogo."
"Dunque parla. E non usare con me il tono indisponente che hai usatoper far infuriare il Venerabile Jorge. non so cosa tu volessi ottenere da lui ma sappi che io sono qui solo per accertarmi senza pregiudizi della tua indentità e buona fede. Quando mi avrai rivelato la verità, se sarà ancora il caso, condividerò con te quello che ho scoperto durante le mie indagini."

Ascolto in silenzio tutto quanto Guglielmo racconta, per poi rispondere con tono calmo.
"Fratello, temo ti sfugga un particolare: io non devo dimostrare nulla a voi. Io ho detto solo la verità, mentre è tra voi che si nasconde un assassino. Io non ho nulla da temere."
"La venuta di Lord Shannek penso sia ormai inevitabile, quindi a che pro struggermi ancora? Vi ho teso una mano, e vi avete sputato sopra, tronfi della vostra superiorità, sicuri nella vostra regola, quando, ripeto ancora, è tra voi che si nasconde un vile assassino, mentre io, oltre ad appartenere al sesso che lo shrine ha deciso di assegnarmi, non ho colpe. Per cui di nuovo, perchè dovrei ancora sforzarmi per voi?"

Sospiro, mi alzo dalla posizione stravaccata sul letto e mi avvicino alla porta.

"Se vorrete cambiare idea e collaborare, ne sarò lieta, ma non vi pregherò, ne mi sottometterò alle vostre richieste. D'altra parte.." il volto, dopo essere stato serio finora, torna ad assumere la solita espressione di scherno "..non è il mio di culo quello che sta per essere bruciato"

Torno a sdraiarmi sul letto.

(allego pure un merdoso tiro di diplomacy: 14

Guglielmo sembra rattristato.
"Se questa è la tua risposta non posso fare altro che prenderne atto."
"Non riesco bene a decifrarti. Sembri convinta della tua verità. Ma forse non conosci bene lord Shannek e i suoi uomini."
"Che tu sia o meno nel giusto ti strapperanno urlando la verità che vogliono sentirsi dire."
"In ogni caso la nostra collaborazione termina quì."
"Dimmi solo una cosa. Devo far rinchiudere anche gli uomini?"


PS: Certo che Cao ha un vero talento per farsi degli amici.

Karin rimane nella stanza, ma chiaramente non riesce a dormire come vorrebbe visto il trambusto. Resta ad ascoltare sdraiata, rivolta di schiena ai due. Poi interviene di scatto con un tono tra il piagnisteo e la supplica:

"Ma come! Anche io rinchiusa qui? Ma io sono solo una pecorella smarrita in cerca di pace in questo bel monastero, e seppur abbia rispettato tutte le regole e non mi sia mai fatta vedere fuori dalla mia stanza, sono tenuta come in prigione! E poi frate Guglielmo, ho paura! Succedono cose strane, alcuni stanno male, e nessuno mi dice nulla! Solo che devo essere rinchiusa! E poi con una donna dell'inquisizione! E' inopportuno, non sono abbastanza istruita e devota per essere coinvolta e capire le questioni del monastero e della inquisizione! E poi, che cos'è una sinapsi? Sembra una cosa magica, e io non l'ho mai vista! Non so nulla di cose tanto sacre, ma ho paura di rovinarla con la mia sola presenza! Fatemi andare in un'altra stanza, così potrò lasciare Caointiorn e i frati meditare, pregare, e risolvere le questioni strane senza il mio intralcio! E poi perchè chiudere una donna devota, lei è più sacra di noi, non è peccato dubitare di lei?"

@Korri

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Tento un Diplomacy +12 rollando 29
oppure Bluff +12 rollando 16
come ritieni più opportuno. Il mio obiettivo è restare fuori dalla stanza, o comunque non chiusa dentro. Se riesco ad allentare il problema di Cao come obiettivo secondario, pure meglio, ma non importa.

Gugliemo si volta verso Karin e la sua tristezza sembra aumentare.
"Mi dispiace fanciulla. Puoi approfittare dell'occasione per pregare assieme alla tua amica e magari farti confessare. Temo che presto ne avrete bisogno. Se fosse in mio potere ti permetterei di allontanarti dal monastero. Ma ormai e tardi."
"Ad ogni modo poco cambia rispetto a prima. Anche per te valeva il divieto di uscire dalla stanza. Un lucchetto in più sulla spranga non modifica la sostanza della cosa."
"In effetti mi piacerebbe sapere come faceva l'inquisitrice ad essere fuori da una stanza chiusa."
"Non inporta. Questo risponde alla mia precedente domanda sulla fiducia da riporre nel vostro compagno."
"Parlerò comunque con l'Abate per convincerlo a non metere un novizio a sorveglianza della vostra porta. Questo è il massimo che posso fare per rispettare la vostra intimità."

"Tornerò questa sera per portarvi il pasto serale, magari vi farà piacere avere un amico con cui parlare."

Nel frattempo Elorim è impegnato a ricopiare le pagine fornitegli da Malachia. Ovviamente il monaco si è preso una piccola vendetta offrendo al civile un compito non propriamente facile (per riuscirci bene occorre un tiro contro CD20 supponendo che non abbia professione:Miniatore, altrimenti solo CD16) e veloce.
Ogni tanto Elorim si guarda attorno e vedete tutti gli altri miniatori (monaci e novizi) sempre assorti nel loro lavoro. Solo Berengario (l'aiuto bibliotecario) si muove come una trottola tra le varie postazioni portando fogli nuovi e recuperando quelli finiti. Fogli che vengono catalogati, suddivisi, accatastati e portati in altre zone della biblioteca (oltre i tendaggi) da cui poi il monaco riemerge con altri libri...