Visto che non mi è piaciuto come si è svolto il primo incontro con Feronia, la matrona orchesca, probabilmente perché io non ero pronto al 100% (colpa mia e del poco tempo), perché ero un po' stanco e perché non sono più abituato a gestire discorsi con più NPC contemporaneamente, voglio rifarlo qui sul forum, o meglio, voglio romanzare quello che è successo con qualche modifica e precisazione, in modo che passi il messaggio fondamentale: le orchesse (o alcune di loro almeno) possono essere delle alleate! Quindi, vado a incominciare.
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Drakku vi precede nell'accampamento, chiassoso e disordinato come è normale aspettarsi da un campo orchesco. Attraversate un piccolo mercato, dove scorgete anche delle armature in pelle di fattura, sorprendentemente, ottima, superate numerose tende e notate la presenza di un grosso numero di falò e bracieri, accesi e rombanti, al punto che il freddo della tundra sembra essere stato scacciato. Immaginate che di notte l'intero accampamento rimanga illuminato come da decine di torce.
La splendida orchessa vi conduce al massiccio trono di sua madre, probabilmente frutto di qualche importante razzia chissà dove. Feronia, dotata di una bellezza diversa da quella delle sue figlie, più pacata, più maestosa, più elegante ma non meno sensuale, siede comodamente sul trono, con una gamba poggiata su un bracciolo, e osserva il vostro avvicinamento. La sua corte, seduta a tre tavolate imbandite, si azzittisce immediatamente appena venite scorti, tutti gli occhi delle donne puntati su di voi.
Drakku vi fa cenno di fermarvi al limitare dello spiazzo e si avvicina a sua madre. Un inchino a qualche passo di distanza dal trono precede un breve scambio di battute sottovoce tra madre e figlia. Alla fine, Drakku fa un altro cenno a voi, di avvicinarvi, e si sposta di qualche passo dal trono.
Gli occhi di Feronia si soffermano su ciascuno di voi, freddi ma allo stesso tempo intensi. Infine, con voce calma e tono imperioso, parla:
"Mia figlia Drakku, ambiziosa e piena del desiderio di nuove scoperte, vi ha condotto davanti a me, come dono a me, Feronia figlia di Choral il Conquistatore, signora incontrastata di queste orchesse. Spera che voi possiate offrirmi qualcosa di mio gradimento, e di conseguenza questo favore possa riflettersi anche su di lei. Ebbene, mi chiedo se mia figlia abbia scelto bene. Vedo davanti a me una donna umana, fragile e spaesata, un mezzorco... il cui sangue umano spero calmi la sua natura vuota dedita alla distruzione; un mezzogre, che immagino sia una sorta di bestia da soma, o da guerra... un goblin, di cui nulla vale la pena di dire. Infine, due uomini, uno dei quali mi è già noto." Un altro sguardo passa sul vostro gruppo; infine, sembra prendere una decisione. "Donna, sei tu la voce del tuo gruppo. Chi siete? Cosa volete da noi? E cosa portate in dono, che mi spinga a non farvi uccidere e spogliare i vostri cadaveri dei vostri pochi averi?"
Laverne e Drenus mostrano le teste di Boro e Gorsky, gonfiano la storia degli scontri, poi si passa all'Orrore di Iobaria e al discorso di Ragnorra.
"Dunque voi affermate di aver combattuto contro l'Orrore di Iobaria ed essere sopravvissuti... finora, solo una delle mie guerriere è riuscita in una simile impressa, la mia primogenita Valkyria. Eppure quello che raccontate, di corpi schiacciati, di capanne divelte, di una creatura invisibile combaciano con quello che mia figlia ha riportato. Inoltre, per quanto Gorsky fosse uno stolto, era a capo di un nutrito gruppo di barbari... non può essere stato facile ammazzarlo e tornare interi..." Sembra riflettere qualche istante, portando una mano artigliata alle labbra carnose "Decido di credervi, in virtù del fatto che mia figlia Drakku vi crede. Ma per questo sarà lei responsabile della vostra presenza qui... almeno per ora."
Drakku si inchina ancora una volta e sembra tranquillizzarsi. Un'altra orchessa, che le somiglia in maniera incredibile, di certo una gemella, le si avvicina e l'abbraccia.. un abbraccio che si prolunga più a lungo di quello che ci si aspetterebbe tra due sorelle.
Feronia prosegue: "Tutte queste chiacchiere su.. un'altra divinità? Che deve discendere sul mondo insieme a infiniti figli... non mi convince. Nessuno ne ha mai sentito parlare." Si volta verso la vecchia orchessa col simbolo sacro di Rovagug, che scuote la testa seccamente, e verso un'altra bellissima orchessa, probabilmente un'altra delle sue figlie (Sigruth), che scuote la testa a sua volta.
Laverne, e a seguire gli altri, rivelano infine di essere servitori di Lamashtu, un nome ben più conosciuto e più comprensibile per le orchesse.
"Forse capisco ora cosa nascondete, ma non ha importanza. Ciò che conta è il risultato, non il perché vogliate raggiungerlo. E, lo ammetto, io non perderei nulla se voi vi scagliaste contro l'Orrore di Iobaria e moriste" Un sorriso ferino, ma probabilmente privo di (eccessiva) crudeltà. "Mia figlia Valkyria è sopravvissuta allo scontro con l'Orrore di Iobaria anche grazie ad uno scudo d'oro che ha riportato dalla Cattedrale del Silenzio"
"Madre!" La stessa orchessa che aveva scosso la testa prima (Sigruth, confermando di essere figlia di Feronia), si alza di scatto e quasi grida "Non puoi rivelare simili cose a degli estranei!"
"Posso fare ciò che voglio, figlia mia" Le ultime parole quasi un ringhio gutturale, una chiara minaccia "Io comando qui, e nessuna può opporsi a me. Quindi fai silenzio!"
Sigruth torna a sedersi con un'espressione furiosa sul viso, ma rimane in silenzio.
Feronia torna a concentrarsi su di voi, e riprende con la calma di prima, e scorgete un accenno di sorriso sulle labbra "Come diceva mia figlia, altri dettagli non sono per voi... solo i membri della nostra tribù possono conoscere i nostri segreti... un bel dilemma" Il sorriso si fa più ampio "Un dilemma che risolveremo questa notte, a cena!"
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